Ortles Hintergrat 20 Luglio 2003
20 Luglio 2003 : l'idea di salire l'Ortles per l'Hintergrat circolava da alcuni giorni ma non si riusciva a mettere assieme un gruppo interessato a realizzarla... venerdi' mattina arriva l'adesione di Paola, bene! siamo in due e dopo qualche discussione con il gestore del rifugio Coston per farci assegnare un posto per la notte di sabato possiamo finalmente pensare a preparare gli zaini... la sera di venerdi' anche Andrea e Barbara decidono di venire e ci accordiamo per partire (da Milano) alle 10.00 di sabato, la nostra avventura ha inizio...
Nella foto il rifugio Tabaretta ripreso nel pomeriggio di domenica scendendo verso Solda, sulla destra la cresta lungo cui corre l'Hintergrat.
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la prima salita documentata all'Ortler e' del Settembre 1804 ad opera di Joseph Pichler, un cacciatore di camosci e alpinista della val Passiria : l'arciduca Giovanni d'Austria aveva promesso una ricompensa al primo che fosse salito sulla cima piu' alta dell'impero e Pichler (assieme a due compagni / testimoni) riusci' nell'impresa. L'esatto percorso della prima salita, da Trafoi attraverso i canali e le vedrette della complessa parete Ovest non e' stato identificato ma l'anno successivo (1805) Pichler sali' nuovamente in cima all'Ortler partendo da Solda e passando questa volta per la cresta del Coston di Dentro (Hinterer grat). Bisognera' attendere il 1864 per l'apertura dell'attuale via normale (Francis Fox Tuckett e altri), a quei tempi le vie su ghiaccio erano ritenute meno sicure. La via del Coston di Dentro (Hintergrat), riportata sullo schizzo con il segnavia 36g, e' considerata un po' piu' difficile (valutazione AD) della via normale che costituisce comunque la naturale via di discesa. I punti piu' impegnativi (su roccia) presentano difficolta' dell'ordine del III grado mentre i tratti su neve / ghiaccio nei mesi estivi sono in genere limitati, si possono tuttavia incontrare cornici sporgenti sull'uno o l'altro versante. La cresta presenta tre elevazioni rocciose caratteristiche: una inferiore, Oberer Knott, 3480 mt dove inizia il percorso di cresta, una centrale alla base di una larga cresta nevosa ed una superiore chiamata Signalkopf, 3725 mt; le maggiori difficolta' (III) si incontrano nell'ultimo tratto. Si parte dal rifugio Coston (Hintergrat Hutte) posto a 2661 mt sulla morena della Vedretta di Solda e raggiungibile da Solda con un tratto della seggiovia Orso Bruno in circa 1 ora o con la funivia dal vicino rifugio Citta' di Milano nello stesso tempo. Il dislivello dal rifugio Coston alla vetta e' di circa 1300 mt di cui 450 mt. sulla cresta. Abbiamo trovato la via in buone condizoni ma c'erano parecchie cordate ed i tempi si sono allungati : per arrivare in cima abbiamo impiegato quasi 6 ore (il confronto con la salita e discesa in giornata dei primi salitori, partendo da Trafoi a 1570 mt, non richiede commenti...)
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Si dorme poco (e ci si alza presto)
Come si prevedeva il rifugio Coston e' pieno di gente, ci vengono comunque assegnati dei posti nel sottotetto. La sera c'e' parecchia confusione e si sta svegli sino a tardi, in compenso la mattina la sveglia e' alle tre e mezza, colazione e partenza al buio. Si inizia risalendo lentamente un lungo canalone piuttosto ripido e faticoso.
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A meta' circa del percorso di salita verso la cresta attraversiamo un tratto franoso su cui ogni passo provoca pericolose cadute di sassi.
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Nell'ultima parte dell'avvicinamento si risalgono ampi ghiaioni seguendo qualche traccia e puntando al canale che porta sulla cresta
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Si alza il sole ed illumina alle nostre spalle Zebru' e Gran Zebru' (a sinistra).
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Andrea (per primo) e Barbara sulla cresta... procediamo slegati.
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salendo si incontrano creste nevose piu' o meno affilate che abbiamo superato senza incontrare particolari difficolta'...
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Si segue il filo della cresta con facile arrampicata (I-II).
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Il Signalkopf (3725 mt.) e' una caratteristica torre allungata sulla cresta, salendo si incontra il camino considerato il passaggio (III) piu' impegnativo, vicino all'uscita abbiamo trovato un chiodo con fettuccia.
Nella foto appare l'Hintergrat ripresa da poco sopra il Signalkopf.
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Rocce rotte, nevai e detriti
Dopo il camino si supera un pilastro e quindi si prosegue con facile arrampicata sino alla vetta.
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La foto riprende la cresta da un posizione vicina alla cima.
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Foto ricordo sulla vetta dell'Ortles.
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La discesa avviene lungo la via normale che sale dal rifugio Payer : ci leghiamo per scendere in sicurezza sul ghiacciaio.
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Il percorso di discesa attraversa la vedretta dell'Ortles, si segue il "pistone" superando su ponti di neve (o saltando) i relativamente pochi crepacci incontrati.
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Alla fine del ghiacciaio incontriamo le ultime difficolta' (impreviste) della giornata : una breve cresta inclinata e piuttosto esposta. I tempi (a causa delle tante cordate in coda) si allungano ed arriviamo al rifugio Payer dopo le 16.
Dal rifugio si scende a Solda in un paio d'ore ed infine rientriamo a Milano dopo mezzanotte, domani mattina (lunedi') si lavora...
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