Dimensionamento tubazioni e reti
Calcolo perdite di carico con fluido vapore, liquido e bifase, analisi regime continuo e dinamico, calcolo colpo d'ariete

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Uno dei compiti piu' frequenti per i progettisti del settore impiantistico e' lo studio del moto dei fluidi. L'obbiettivo puo' essere il dimensionamento dei sistemi di trasporto (singole condotte o reti di distribuzione) , l'analisi del moto all'interno delle apparecchiature etc.

L'impiego della grafica per la rappresentazione degli schemi

L'impiego di schemi (funzionali, di processo etc.) e' diventato uno dei piu' comuni strumenti per descrivere una realta' impiantistica. Gli schemi funzionali consentono di rappresentare una rete di tubazioni, le eventuali apparecchiature presenti, i nodi, gli ingresssi, le uscite. Nella loro forma piu' semplice prendono il nome di grafi, un grafo consiste di nodi (vertici) e linee di interconnessione (archi), una variante chiamata digraph (directed graph) associa ad ogni arco una direzione, la direzione consente di rappresentare flussi (di fluidi etc.). Pur nella loro semplicita' i grafi risultano utili strumenti di analisi per un'ampia gamma di problemi. Attraverso applicazioni dell'ottimizzazione combinatoria (si consideri che, in generale, il numero di strutture possibili, o percorsi nel grafo, assume valore finito) diventa possibile risolvere problemi quali l'identificazione del percorso piu' breve, la massimizzazione del flusso attraverso la rete etc. La disponibilita' dell'interfaccia grafica per il disegno dello schema degli impianti agevola il lavoro del progettista nella definizione del problema : i moderni programmi consentono di disegnare lo schema dell'impianto includendo simboli per apparecchiature quali pompe, scambiatori, valvole etc. Spesso viene impiegata la rappresentazione schematica per definire la topologia della rete ed una forma tabellare per introdurre i dati e presentare i risultati.

Disegno Impianti

L'analisi delle fasi liquida e gassosa, la stima delle proprieta' dei fludi

Spesso le condotte contengono fluidi in una ben definita fase (liquida o gassosa), l'eventuale presenza di condensati o vapore e' talmente ridotta che risulta possibile non tenerne conto. Esistono tuttavia dei casi in cui il cambiamento di fase (vaporizzazione o condensazione) riguarda una notevole percentuale della quantita' di fluido. Un esempio sono i lunghi oleodotti o gasdotti in cui a causa dell'azione congiunta della perdita di pressione e/o scambio di calore con l'ambiente circostante si instaurano nuove condizioni di equilibrio muovendo dall'alimentazione alle utenze. Nei casi in cui si possano ipotizzare significative variazioni dei parametri operativi (pressione, temperatura) e delle proprieta' termofisiche dei fluidi risulta necessario suddividere l'intera tratta in un certo numero di zone e ricalcolare, di volta in volta, i valori delle proprieta'. Questo richiede la presenza di un generatore di proprieta', un modulo generalmente piuttosto complesso che puo' includere modelli termodinamici quali equazioni di stato etc.

Calcolo dei coefficenti di frizione e perdite di carico

Per il calcolo dei coefficenti di frizione, trattandosi comunemente di tubazioni a sezione circolare ci si avvale di una qualche correlazione che approssimi i valori suggeriti da Moody o altri autori. Di largo impiego e' l'equazione proposta da Colembrook che pero' risulta implicita in f e viene risolta in modo iterativo o approssimata attraverso opportuni polinomi sostitutivi. Una volta calcolati i valori di frizione e' possibile stimare le perdite di carico per la fase liquida, gassosa e bifase. Spesso in presenza di entrambi le fasi (liquida e gassosa) si ricorre al metodo proposto da Lockart&Martinelli in cui due parametri opportunamente calcolati permettono di tener conto delle quattro possibili condizioni di esercizio riferite alla fase gassosa e liquida e cioe': Gli autori forniscono una serie di tabelle per ricavare i differenti parametri ma sono disponibili correlazioni per approssimare i valori tabulati in modo da includere il metodo nelle procedure automatiche di calcolo.

La presenza di tre fasi (gassosa-liquida-liquida)

Piu' complesso si presenta il caso in cui oltre alla presenza della fase gassosa si hanno nella fase liquida fluidi tra loro immiscibili (ad esempio acqua e idrocarburi). In queste condizioni, generalmente definite multifase, assumono importanza i calcoli di equilibrio avendosi una continua variazione dei contenuti delle varie fasi. La presenza di piu' fasi, l'eventuale posizione non orizzontale della linea, la differenza di velocita' tra le varie fasi etc. rendono la trattazione dei fluidi multifase un soggetto non semplice. Sono disponibili una serie di modelli (Beggs&Brill, Hagedon&Brown etc.) per stimare accumulo, velocita' relative e perdite di carico.

L'analisi dinamica

L'analisi nel dominio del tempo (analisi dinamica) consente di valutare fenomeni quali la sovrappressione originata dalla chiusura di una valvola, l'avvio di una pompa etc. L'analisi dinamica procede a partire da una condizione iniziale fissata dall'utente, le correlazioni che definiscono i comportamenti delle varie componenti del circuito (valvole, pompe etc.) sono generalmente stabilite in forma di equazioni differenziali, l'applicazione del metodo delle caratteristiche (uno dei metodi numerici impiegati per tale analisi) consente di approssimare le soluzioni (nei punti di una ipotetica griglia, o caratteristiche del sistema) risolvendo numericamente un insieme di equazioni differenziali ordinarie.

Algoritmi risolutivi per dimensionamento reti

Esistono diversi metodi per risolvere il sistema di equazioni che descrivono il comportamento di una rete:

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